Descrizione
Il ponte è documentato fin dal 1211, con la presenza di un mulino appartenuto ai monaci dell'Abbazia di Campoleone in Capolona che nel medioevo aveva un ruolo primordiale nella povera economia del tempo perché forniva un buon reddito ed erano centri di produzione del pane, delle armi e di vestiti essendo utilizzati non solo per macinare il grano, ma anche per lavorare la lana e per tritare la scorza delle querce per la concia del pellame, inoltre azionavano fucine, mole, magli che battevano il ferro rovente per ricavare attrezzi vari.
Molti edifici del Borgo, che faceva parte del feudo dei Fuscheri con il Castello di Caliano di Capolona, presentano tracce di epoche molto antiche, e alcuni sono stati costruiti sopra i banchi di roccia che in questo tratto fanno sponda al fiume.
Posto tra il greto dell'Arno e il tracciato della vecchia strada umbro-casentinese è il Palazzo di Pontecaliano, dove in prossimità del fiume sorge l'antica Torre Santa Flora, eretta tra il XII e XIII secolo sicuramente con scopi difensivi dei piccoli e grandi feudatari a guardia del fiume Arno e della strada, e il vecchio Palazzo un tempo stazione stradale o residenza signorile in un'epoca molto più vicina a noi.